Differenti generi di successi musicali di epoche diverse possono confrontarsi? Certamente si, senza vinti né vincitori. La musica è un’arte le cui “opere” appartengono ai rispettivi compositori ma sono anche patrimonio della gente comune che oggi, purtroppo, ha sempre meno tempo per apprezzarla e goderne come si dovrebbe. Quasi sempre fruiamo della musica come sottofondo della nostra vita, non apprezzando così gli aspetti compositivi. Invece la musica chiede tempo e la nostra concentrazione, il tema ha valore semantico.

È quanto emerso al termine di una bellissima conviviale del Rotary Club Foggia, svoltasi il 7 novembre presso la Sala “Corte Corona”, dal tema “W.A. Mozart vs John Lennon: i cambiamenti epocali nella storia della musica” con relatori il M° Agostino Ruscillo e il socio appassionato di musicologia e, in particolare della storia dei Beatles, Camillo Maruotti.

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In apertura di serata, dopo i tradizionali inni ed i saluti alle autorità rotariane e civili presenti (l’Assessore comunale alla cultura, Anna Paola Giuliani, accompagnata dal coniuge arch. Emilio Matarante) e il M° Giulia Panettieri, membro del CDA del Teatro Pubblico Pugliese, nonché alle socie e soci ed agli ospiti tutti, la Presidente Antonella Quarato ha voluto ricordare la sig.ra Maria Luisa Tridente (venuta a mancare il giorno procedente), vedova del PDG Renato Cervini, con entrambi i quali il Club di Foggia aveva legami di lunga e forte amicizia. È seguito un riepilogo degli eventi in programma nel mese, come la visita del Governatore Sergio Sernia (19/11), il seminario della Rotary Foundation (Bari 23/11) ed il convegno medico “L’alimentazione nelle malattie rare” (30/11).

Prima di introdurre i relatori, la Presidente Quarato ha voluto sottolineare che il tema della serata è stato sviluppato da una precedente idea, mai più realizzata, dell’allora Presidente avv. Francesco Andretta.

Dopo la presentazione del ricchissimo curriculum, ricevendo la parola, il M° Agostino Ruscillo ha sinteticamente illustrato caratteristiche storiche della musica a partire dai primi del Cinquecento al 1930 (musica “colta”), per arrivare poi ai generi più moderni (rock negli anni Sessanta-Settanta), soffermandosi ovviamente sulla rivoluzione portata dai Beatles ed il parallelismo – pur con linguaggi e stili diversi – con Wolfgang Amadeus Mozart. Qui si è reso necessario il ripercorrere eventi storici della vita del grande musicista austriaco e dei contesti dell’epoca, con particolare risalto al talento del bambino prodigio che a quattro anni suonava il clavicembalo ed il violino, mentre l’anno successivo già componeva musica. Un vero genio – ha concluso il M° Ruscillo – abile nel trarre illuminazione da temi improvvisati e capace di ritrovarsi senza alcun disagio in parti dell’Europa, come Francia, Italia ed Inghilterra.

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Diverse, invece, le origini musicali e le vicende della vita di John Lennon, nato a Liverpool durante un raid aereo tedesco – come ha efficacemente descritto Camillo Maruotti -, non ancora diciottenne fu testimone della tragica morte in strada della madre; insomma una vita attraversata da dolore, repressioni, insicurezze. Anche grande compositore che non voleva essere rockstar. Ma è l’uomo che ha cambiato la storia della musica moderna.

Camillo Maruotti ha quindi rappresentato le motivazioni alla base delle composizioni di alcuni dei maggiori brani scritti dal cantautore e paroliere britannico, prematuramente scomparso a New York, quarantenne, colpito alle spalle da quattro proiettili sparati con una pistola da mano assassina di un fan squilibrato.

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Wolfgang Amadeus Mozart e John Lennon: due titani della storia della musica, così diversi ma per certi aspetti anche simili, epoche distanti e stili contrapposti. Possibile una “fusione” musicale? Certamente, provata con successo dal Quartetto d’Archi, esibitosi nel finale di serata con brani musicali (arrangiamenti del m° Vincenzo Celozzi) eseguiti da Giovanna Sevi e Clara De Santis (rispettivamente I e II violino), Annalisa Sampietro (alla viola) e Antonietta Pilolli (al violoncello), che hanno deliziato soprattutto nelle riproposizioni di “Let It Be”, “Eleonor Rigby” e “Michelle”, nonché con la performance della K465 di Mozart.

Al termine della serata, nel vero spirito rotariano della solida amicizia sulla quale poter fondare i propri service, è stato festeggiato il triplice compleanno del Past President Francesco Corvelli, e delle socie Monica Bonassisa e Luisa Sansonetti.

Michele Chiariello

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