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Un ponte sul mediterraneo tra la Tunisia e tre club del Distretto 2120 si è realizzato con il “quadrimellage” tra RC Foggia, RC Melfi e RC Potenza e il RC Tunis Notre Dame, a Tunisi, nei giorni 8-9-10 novembre scorsi.

 

La delegazione dei club italiani era formata dalla Presidente RC Monica Bonassisa, dal Presidente Incoming Peppino Trincucci con la moglie Mafalda, la vicepresidente Elvira Prencipe, la segretaria Antonella Quarato, il tesoriere Nino Cagnazzo con la moglie Paola, e i Past President Paolino Di Carlo con la moglie Angela e Giulio Treggiari, il Presidente del RC Melfi Riccardo Colucci e il segretario Giovanni Navazio. Il presidente del RC Potenza Antonio Colangelo, impossibilitato a partecipare per motivi di lavoro è stato rappresentato dal suo delegato Michele Marroccoli con la moglie Eleonora.

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Al seguito del gruppo, un imponente impianto di telemedicina che, diviso in più colli, ha viaggiato con noi, alla volta di Tunisi.

Un service, ideato a Potenza, in occasione del Convegno di chiusura del GG di Alfabetizzazione per adulti tra il RC Foggia e il RC Potenza e i RC Tunis Les Berges du Lac e il RC Tunis Notre Dame al quale intervennero l’attuale presidente del RC Tunis Notre Dame, Karim Akrout e il sottosegretario all’Istruzione degli adulti del Ministero degli Affari sociali tunisino, Belgagem Rebai.

Fu il terzo Global Grant di alfabetizzazione in Tunisia, iniziati nel 2015 tra il RC Foggia e il RC Tunis Les Berges du Lac e proseguito nel 2019-20 per poi giungere a quello del 2022-23 al quale si sono aggiunti il RC potenza e il RC Tunis Notre Dame.

I tre Global Grant hanno permesso la costituzione di ben 30 centri di istruzione per adulti molto frequentati, soprattutto da donne che, da ragazze non avevano avuto la possibilità di studiare e che hanno testimoniato la loro gioia per avere finalmente imparato a leggere e scrivere.

Qualcosa che va al di là della semplice alfabetizzazione di base perché la cultura rende liberi e la libertà è il primo passo per la conquista dell’obiettivo dell’area di intervento più importante per la Rotary Foundation: la costruzione della pace. Ad essa, infatti, sono sottese tutte le altre aree di intervento.

Ed è per questa ragione che vogliamo continuare ad intervenire sulle altre aree, e , su idea del Presidente del RC Melfi dello scorso anno Giuseppe Silvestro, si è pensato al dono dell’impianto di telemedicina che servirà a coprire le esigenze di un vasto bacino di utenza sollevando coì gli ospedali di una grave pressione e, a questo scopo, è nata l’idea dei gemellaggio, con il duplice obiettivo di collaborazione tra club e di creare tra noi una rete che meglio supporti l’azione rotariana ma , soprattutto di superare, attraverso conoscenza e confronto, quei pregiudizi che fanno sentire i popoli lontani tra loro, anche se sono molto vicini A Tunisi abbiamo incontrato un club molto accogliente ed ospitale che ci ha ricolmato di attenzioni e gentilezze, facendoci sentire a casa.

La serata di venerdì 8 novembre è stata dedicata, nella massima solennità, alla cerimonia del gemellaggio, tra i tre club italiani singolarmente con il RC Tunis Notre Dame e poi, in via ufficiosa, tra i quattro club è stato siglato un protocollo d’intesa di “quadrimellage”.

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Oltre alla delegazione italiana erano presenti: il Presidente RC Tunis Notre Dame Karim Akrout, il PDG Mohamed Ghamem ( membro onorario del Club) e il DGE Khaled Fourati, la fondatrice del RC Tunis Notre Dame e presidente della Commissione Distrettuale Effettivo del Distretto 9010 Amel Zarrouk, la Past President Mounira Ben Farhat, La presidente della Commissione Rafika Hentati, il Prefetto e Cheffe Protocole Hela Chaari, gli Ambasciatori per la pace nell’Africa del Nord, Amir Sharaf e Wafa Hamdi , l’Assistente coordinatrice dell’immagine pubblica della zona 22 per l’Africa francofona Salma ben Alì., insieme all’intero Consiglio Direttivo e a quasi tutti i soci del club.

Un club giovane e vivace, molto al femminile che, in pochi anni di vita, ha già realizzato importanti service e molteplici attività.

La serata è proseguita ospiti nella villa del PDG Mohamed dove ci siamo confrontati con alcuni elementi cardine di ogni cultura, la gastronomia e la musica arabe, in un’atmosfera di sincera amicizia ove ogni barriera linguistica e culturale è stata abbattuta.

I nostri ospiti hanno avuto cura di accompagnarci nei luoghi più importanti e rappresentativi ( e raggiungibili considerati i tempi ridottissimi) , il Museo del Bardo, dove una guida preparatissima ha illustrato le varie sale, molto bene distribuite ed organizzate e abbiamo potuto confrontarci non solo con le differenze ma soprattutto con quanto in comune, parlando di guerre puniche, di Sant’Agostino l’Africano, e commuovendoci davanti all’unico ritratto di Virgilio mentre declamavamo i versi “ et iam prima novo” del libro IV dell’Eneide immaginando Didone disperata, sulla spiaggia di Cartagine, a pochi metri da noi.

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Come non apprezzare l’attenzione verso noi, italiani, nell’accompagnarci sulla tomba di Monsieur Les President, come lo chiamano, Bettino Craxi che, al di là di ogni ideologia e considerazione politica, è considerato un grande statista italiano?

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Un’altra incantevole serata a Siti Bou Said e il giorno successivo ci siamo immersi nella storia e nella cultura del luogo, attraversando e visitando la Medina con una guida attenta ad ogni particolare e grazie alla quale abbiamo compreso particolari e relazioni storiche importanti e correlate all’arte e alla tradizione arabe e islamiche.

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Abbiamo poi pranzato in una Dar Esanna, un centro di solidarietà per la salvaguardia e promozione dell’arte e della cultura tunisina e ci siamo preparati, a malincuore, a rientrare in Italia.

Conoscere la storia di un popolo, la sua cultura e le sue tradizioni aiutando indubbiamente a comprenderne l’anima ma a noi, l’anima e il cuore l’hanno aperta gli amici rotariani del RC Tunis Notre Dame ricoprendoci di affetto, sorrisi, doni e amicizia e lasciandoci ripartire carichi di nostalgia ma con la promessa di restituire la loro visita ai club a giugno prossimo.

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E se da cosa nasce cosa, da service nasce service, e tra un tea alla menta e un mosaico, in pullman sono state già lanciate le idee per un prossimo service da realizzare insieme e magari con l’aiuto di qualche altro club per realizzare un pozzo che fornirebbe acqua pulita in una zona della Tunisia centro occidentale per coprire un bacino di utenza di 6000 famiglie (più di 20000 persone) che sono senz’acqua.

E a questo proposito vorrei segnalare un altro aspetto importante che è quello della continuità, si sono infatti avvicendati in questi anni di servizio, presidenti e consigli direttivi e governatori che ci hanno sostenuto, ognuno raccogliendo il testimone del precedente, in piena armonia e serenità e con entusiasmo e già i prossimi presidenti sono pronti a mettere in gioco i club per progetti condivisi nei quali l’unico solo e vero protagonista è il bene comune, il bene dell’umanità.

Naturalmente confidiamo, come sempre, nel supporto del Distretto e della Rotary Foundation grazie ai quali, nel passato, e nel futuro è possibile attivare queste iniziative.

Antonella Quarato 

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