Il Rotary è un'associazione internazionale di imprenditori, dirigenti e professionisti che partecipano e contribuiscono a progetti di volontariato e iniziative umanitarie promuovendo la comprensione, la tolleranza e la pace nel mondo. Fondata nel 1905 a Chicago, l'associazione si è diffusa rapidamente nel resto del mondo e oggi conta circa 31.000 Club, in più di 165 paesi.
Tramite la Fondazione Rotary, uno degli enti di beneficenza più prestigiosi al mondo, i Club rotariani ricevono ed amministrano ogni anno sovvenzionamenti per oltre 95 milioni di dollari, finanziando progetti di lotta contro la fame, la povertà, le malattie, l'analfabetismo e la violenza urbana. Il Rotary accorda inoltre più di 1000 borse di studio all'anno e, in partnership con otto prestigiose università in cinque continenti, gestisce un programma di perfezionamento post-laurea in politiche sulla Pace, il Disarmo e la Risoluzione dei conflitti.
Grazie all'ambizioso programma Polio Plus, il Rotary partecipa all'iniziativa globale per l'eradicazione della polio lanciata in collaborazione con l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l'UNICEF e i centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie. A tutt'oggi i Rotariani hanno dato come contributo più di mezzo miliardo di dollari e innumerevoli ore di servizio volontario, permettendo la vaccinazione ad oltre due miliardi di bambini.
Apolitici e areligiosi, i Club rotariani ammettono soci di ogni razza, cultura e credo e si riuniscono settimanalmente per coltivare rapporti personali, professionali e discutendo al contempo temi e problemi di attualità.
Il Rotary Club di Foggia nacque nel 1954. Primo presidente fu l’Avv. Vincenzo La Medica. I Soci Fondatori, di alto livello rappresentativo, appartenevano alle categorie più varie: medici, banchieri, avvocati, ingegneri; delle più varie ispirazioni ideologiche: laici e cattolici, monarchici e repubblicani, democristiani e liberali, uniti da amicizia e reciproca stima. Il giudizio per le cooptazioni era molto severo sicchè l’appartenenza al Rotary costituiva anche una particolare responsabilità di testimonianza.
La società aveva bisogno della presenza di un club come il nostro, dalle dimensioni internazionali, che si proponeva di agire per la comprensione, lo studio ed il suggerimento di soluzioni ai problemi: fu questa l’impostazione dei programmi fin dall’inizio della sua attività.
La vita dei RC di Foggia cominciò così nel giugno del 1954. La riunione inaugurale fu presieduta dall’ Avv. Vincenzo La Medica con, ospite d’onore, l’Avv. La Volpe del club di Bari che fece dono al nostro club della riproduzione di una caravella d’argento. Ospiti della cerimonia di insediamento il prefetto Sua Eccellenza Dott. Federico d’Aiuto, il Sindaco Avv. Giuseppe Pepe, che fu tra i soci fondatori del club, numerosi rappresentanti di club della Puglia. La cerimonia solenne ma sobria com’è nel nostro stile fu aperta da un intervento del presidente che illustrò il significato della presenza del RC a Foggia e si soffermò sugli ideali ispiratori del nostro club, al servizio della comunità, che hanno come fondamento primario l’amicizia fra i rotariani e lo spirito di servizio per la comunità. Per l’occasione fu elargito un contributo in denaro a favore di un’istituzione benefica fu consegnato in quella occasione.
GOVERNATORI
1966-1967 Nicola PEPE
2005-2006 Sergio DI GIOIA
2022-2023 Nicola M. AUCIELLO
HANNO PRESIEDUTO IL CLUB Foggia
1954-55 Vincenzo LA MEDICA
1955-56 Vincenzo LA MEDICA
1956-57 Nicola PEPE
1957-58 Nicola PEPE
1958-59 Carlo CAVALLI
1959-60 Arduino GIULIANI
1960-61 Arduino GIULIANI
1961-62 Mario FRIGNANO
1962-63 Mario FRIGNANO
1963-64 Costantino BATTELLI
1964-65 Costantino BATTELLI
1965-66 Michele CASILLI
1966-67 Michele CASILLI
1967-68 Amilcare VOLPE
1968-69 Vittorio MORGERA
1969-70 Vittorio MORGERA
1970-71 Luciano LUCENTINI
1971-72 Domenico DE MEO
1972-73 Domenico DE MEO
1973-74 Vittorio DE MIRA D'AJETA
1974-75 Vittorio DE MIRA D'AJETA
1975-76 Antonio ALTAMURA
1976-77 Antonio ALTAMURA
1977-78 Pasquale VISCONTI
1978-79 Pasquale VISCONTI
1979-80 Antonio VITULLI
1980-81 Antonio VITULLI
1981-82 Mario CAMMISA
1982-83 Mario CAMMISA
1983-84 Pio BARONE
1984-85 Pio BARONE
1985-86 Franco GALASSO
1986-87 Franco GALASSO
1887-88 Antonio GUERRIERI
1988-89 Donato DE MATTEIS
1989-90 Giuseppe FASANO
1990-91 Francesco Paolo PEPE
1991-92 Costanzo NATALE
1992-93 Celestino DEL BIANCO
1993-94 Antonio MUSCIO
1994-95 Matteo VIGILANTE
1995-96 Corrado ROMAGNOLI
1996-97 Matteo ACQUAVIVA
1997-98 Sergio DI GIOIA
1998-99 Renzo SCARABELLO
1999-00 Adolfo AFFATATO
2000-01 Lucio MIRANDA
2001-02 Roberto TERRACCIANO
2002-03 Alfredo DI TARANTO
2003-04 Rodolfo BORGHESAN
2004-05 Saverio di JORIO
2005-06 Alfredo CAMPANILE
2006-07 Ciriaco DANZA
2007-08 Antonio PELLEGRINO
2008-09 Francesco P. DI CARLO
2009-10 Francesco ANDRETTA
2010-11 Nicola M. AUCIELLO
2011-12 Giovanni C. POMPA
2012-13 Paolo Natale SANTORO
2013-14 Maria Teresa CAVALLI
2014-15 Giulio A. TREGGIARI
2015-16 Paolo TANZI
2016-17 Domenico GENTILE
2017-18 Francesco CORVELLI
2018-19 Angelo M. CORBO
2019-20 Antonella QUARATO
2020-21 Luigi MIRANDA
2021-22 Paolo AGOSTINACCHIO
2022-23 Giuseppe MAMMANA
Il Club in ricordo del 50° anno dalla sua fondazione fa dono di una statua di bronzo di una “Minerva” all’Università di Foggia.
MINERVA
Dea della Vita, della Ragione, del Pensiero, della Cultura, della Pace.
Il Rotary Club Foggia dona questa sua effige, nell’anniversario del proprio cinquantenario alla Università di Foggia.
Foggia, 29 aprile 2004
Un tale dono poteva ridursi ad un vuoto e retorico gesto, ad una mera scheda metafisica. Ma usato per trasformare completamente l’atrio dell’Ateneo da anonimo luogo di passi frettolosi in una scenografia dagli echi metafisici di un dipinto di Giorgio De Chirico abitato da una Musa, assume tutto il suo valore di simbolo significante il primo dei messaggi dati dal Club ai giovani che frequentano e frequenteranno l’Università degli Studi di Foggia. Sotto l’alta cuspide della grande piramide di vetro che sormonta ii vasto atrio, la Minerva vittoriosa ed armata dei suoi simboli, troneggia su di un massiccio di pietra dalla geometria perfetta, quasi sospeso dal suolo, metafora della materia vinta e trasformata dai lavoro rigoroso. Il bronzo artistico di cui è forgiata l’opera è quello fuso alla antica maniera etrusca e greca.
L’atrio è ora trasformato in scena, dove l’eloquio della ragione e dell’ordine discorre della necessità che il progresso civile richiede rigore ed impegno costante.
Le architetture scalate nella razionalità dello spazio, dei tutto autonome da ricognizioni antiquarie, fanno ora dell’atrio dell’Ateneo foggiano, prima che un luogo reale, un luogo della memoria, percepito attingendo ai diversi livelli della realtà, della ideologia, della storia e della cultura universali.