Regolamento del Rotary Club Foggia
anno costituzione 1954
Premessa
Il Rotary Club Foggia costituito nel 1954, è un’associazione senza scopo di lucro.
Esso fa parte dei Rotary International e persegue, nel suo territorio, le stesse finalità istituzionali.
Il Club è titolare dei codice fiscale 94037450718 intestato “Rotary International Distretto 2120 Club di Foggia”.
Articolo 1 - Aspetti normativi di carattere generale.
Nello statuto si stabilisce che questa associazione non ha scopo di lucro. In questo articolo regolamentare vengono definiti gli aspetti normativi generali che caratterizzano l’associazione, alcuni dei quali rappresentano anche principi fondamentali che saranno poi ripresi e sviluppati nei successivi articoli.
1. Il club non può distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge.
2. E’ fatto obbligo di devolvere il patrimonio dell’associazione, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’art. 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996 nr 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge.
3. L’uniformità del rapporto associativo e delle modalità associative del club è volta a garantire l’effettività del rapporto medesimo, restando esclusa espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita attiva della associazione e prevedendo espressamente per gli associati o partecipanti attivi il diritto di voto per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e del regolamento e per la nomina degli organi direttivi dell’associazione.
4. E’ obbligo per il club di redigere e di approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie.
5. Nell’associazione sono tassativamente stabilite la libera eleggibilità degli organi amministrativi, il principio del voto singolo di cui all’art. 2532 comma 2 del codice civile, la sovranità dell’assemblea dei soci ed i criteri di loro ammissione ed esclusione, i criteri e le forme di pubblicità delle convocazioni assembleari, dei bilanci o rendiconti; non è ammesso il voto per corrispondenza.
6. E’ intrasmissibile e non soggetta a rivalutazione la quota o contributo associativo.
Articolo 2 - Definizioni
Consiglio: il Consiglio Direttivo del club.
Consigliere: un membro del Consiglio Direttivo.
Socio: un socio attivo del club.
RI: il Rotary International.
Anno: l’anno rotariano che inizia il 1’ luglio.
Articolo 3 - Consiglio Direttivo
L’organo amministrativo di questo club è il Consiglio Direttivo, composto di dieci membri eletti secondo le procedure previste dal presente regolamento.
Compongono il Consiglio Direttivo:
il presidente
il presidente uscente
il vice presidente
il presidente eletto
il consigliere segretario
il consigliere tesoriere
ii consigliere prefetto
gli altri tre soci eletti alla carica di consigliere.
Le riunioni ordinarie dei Consiglio Direttivo sono tenute il giovedì di ogni mese.
Riunioni speciali saranno convocate con congruo preavviso ogni qualvolta il Presidente lo ritenga necessario ovvero su richiesta di almeno due componenti. La maggioranza dei componenti dei consiglio rappresenta il quorum per la validità delle riunioni. Dopo l’assemblea per le elezioni, è in facoltà dei Presidente invitare alle riunioni del consiglio anche il segretario eletto per l’anno successivo.
Articolo 4 - Elezione dei consiglieri e dei dirigenti
a) Mandato dei dirigenti (presidente escluso). I dirigenti sono eletti in base a quanto stabilito dal regolamento del club e, tranne il presidente, entrano in carica il 1° luglio immediatamente successivo alla loro elezione e restano in carica per il periodo previsto per la stessa, o fino all’elezione e all’insediamento dei loro successori.
b) Mandato presidenziale. II Presidente è eletto in base a quanto stabilito dal regolamento del club, non oltre due (2) anni e non meno di diciotto (18) mesi prima dei giorno in cui deve entrare in carica. Il Presidente designato assume l’incarico di Presidente eletto il 1 luglio dell’anno immediatamente precedente a quello per cui è stato eletto Presidente. Il mandato presidenziale ha inizio il 1 luglio e dura un anno oppure fino all’elezione e all’insediamento di un successore.
c) Requisiti dei dirigenti (presidente escluso). Tutti i dirigenti e i membri del Consiglio devono essere soci in regola dei club.
d) Requisiti dei presidente:
- essere Socio dei club da almeno 5 anni
- avere svolto attività quale Consigliere dei Club
- aver partecipato ad almeno due riunioni Distrettuali (IDIR o Assemblea o Congresso o altro)
- avere avuto buona assiduità alle riunioni del club e cioè non inferiore alla media delle presenze dei Soci del club nella annata precedente alla candidatura.
Il Presidente entrante deve partecipare al seminario d’istruzione dei presidenti eletti e all’assemblea distrettuale, a meno che non ne sia dispensato dal governatore entrante. In tal caso, il Presidente entrante deve inviare in sua vece un rappresentante del club incaricato di informarlo sui lavori. In caso non venga eseguita nessuna delle summenzionate procedure, il presidente entrante non può essere presidente dei club. In questo caso, l’attuale Presidente rimane in carica sino all’elezione di un successore che abbia partecipato al seminario d’istruzione dei presidenti eletti e all’assemblea distrettuale o abbia ricevuto una formazione ritenuta sufficiente dal governatore eletto.
e) Elezioni.
1. Entro il 30 novembre di ogni anno, il presidente del Club convoca la “Commissione per le designazioni”, costituita dai componenti del Consiglio Direttivo in carica, dai presidenti di commissioni che non facciano parte dei consiglio, e dai Past President, e invita tutti i convocati presenti a proporre, senza limite di numero, i soci candidati alle cariche di presidente, vice—presidente, prefetto, segretario, componente, in numero di tre, del Consiglio Direttivo.
La Commissione è presieduta dal Presidente del Club, che ne dirige i lavori affiancato dal past presidente più anziano nella carica.
I candidati proposti sono iscritti nella “ lista dei candidati “ e presentati, se del caso con breve relazione, all’assemblea dei soci con le modalità di cui al comma seguente.
2. I nomi dei candidati designati sono iscritti su una scheda in ordine alfabetico a fianco di ogni carica e sottoposti al voto dell’assemblea annuale.
L’elezione, se non è fatta per acclamazione, avverrà con voto a scrutinio segreto.
In tal caso, saranno dichiarati eletti alle rispettive cariche i candidati a presidente, vice presidente, prefetto, tesoriere e segretario che avranno riportato la maggioranza dei voti e saranno altresì eletti alla carica di consigliere i tre candidati che avranno riportato la maggioranza dei voti.
Il presidente eletto in questa votazione entra a far parte del Consiglio Direttivo in qualità di “presidente—eletto” nell’anno che inizia il luglio immediatamente successivo alla sua elezione e assumerà l’ufficio di presidente del Club il l luglio dell’anno immediatamente successivo a quello durante il quale egli è stato membro dei Consiglio Direttivo in qualità di presidente eletto.
3. Alla copertura delle vacanze che dovessero verificarsi nel Consiglio Direttivo provvederanno i restanti membri dei consiglio, anche mediante cooptazione di altro o altri soci, da sottoporre a ratifica in una successiva assemblea, mentre per le vacanze che dovessero verificarsi nel Consiglio Direttivo eletto per l’anno successivo, o tra i futuri dirigenti, provvederanno nello stesso modo i rimanenti membri dei futuro consiglio.
Articolo 5 - Funzioni e mansioni dei dirigenti.
1. Il Presidente: Ha il compito di presiedere le riunioni del club e dei Consiglio Direttivo e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.
2. Il Presidente eletto: Partecipa al Consiglio Direttivo del club e svolge le altre mansioni affidategli dal presidente del club o dal consiglio stesso.
3. Il Vice presidente: Ha il compito di presiedere le riunioni del club e dei Consiglio Direttivo in assenza del presidente, e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.
4. Il Segretario: Ha il compito di: tenere aggiornato l’albo dei soci; registrare le presenze alle riunioni; diramare le convocazioni alle riunioni del club, dei Consiglio Direttivo e delle commissioni; redigere e conservare i verbali di tali riunioni; compilare i rapporti richiesti dal RI, inclusi i rapporti semestrali al l° gennaio e al 1° luglio di ogni anno con le quote sociali intere e parziali (queste ultime per i Rotariani ammessi a semestre già iniziato); compilare i rapporti sui mutamenti dell’effettivo; fornire il rapporto mensile di assiduità, da trasmettere al governatore distrettuale entro i 15 giorni successivi all’ultima riunione dei mese; riscuotere e trasmettere al RI l’importo relativo agli abbonamenti alla rivista ufficiale; e svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.
5. Tesoriere. Ha il compito di custodire i fondi, dando rendiconto al club ogni anno e in qualsiasi altro momento gli venga richiesto dal consiglio e di svolgere le altre mansioni connesse al suo incarico. Al termine dell’incarico, il tesoriere deve consegnare ai tesoriere entrante o al presidente tutti i fondi, i libri contabili o qualsiasi altro bene del club.
6. Prefetto. Svolge le mansioni normalmente connesse con questo incarico e altre eventualmente decise dal presidente o dal Consiglio Direttivo.
Articolo 6 - La Consulta dei Past President.
E’ composta da tutti i Past President dei Club ed è presieduta dai più anziano della carica.
Sue funzioni ed attribuzioni sono:
a) esprimere un parere preventivo sulle proposte di modifica dei presente regolamento da sottoporre all’assemblea dei soci;
b) costituito quale Collegio dei Probiviri, dirimere, con decisione definitiva e vincolante per tutte le parti, le eventuali controversie tra uno o più soci, o tra uno o più ex soci e il Club o un dirigente o il Consiglio Direttivo dei Club, in relazione all’appartenenza al Club o alla pretesa violazione dello Statuto o del regolamento, ovvero anche a qualsiasi altra questione attinente alla correttezza del comportamento dei socio nella vita del Club, che non sia stato possibile comporre in modo soddisfacente.
Articolo 7 - Riunioni
1. Riunione annuale. Un’assemblea annuale dei Club sarà tenuta entro ii 31 dicembre di ogni anno. In detta assemblea vengono eletti i dirigenti ed i consiglieri per l’anno successivo.
2. Le riunioni ordinarie settimanali dei Club sono tenute come segue:
il 10 ed il 30 giovedì del mese : ore 20.00, riunioni non conviviali;
il 20 ed il 40 giovedì del mese : ore 20.30, riunioni conviviali.
In caso di cambiamenti o di cancellazione, i soci vanno informati in anticipo. Alla riunione ogni socio attivo, fatta eccezione dei soci onorari (o dispensati dal Consiglio Direttivo dei club in conformità con quanto stabilito nello statuto tipo), viene considerato presente o assente nella misura in cui la sua presenza si estenda o no ad almeno il sessanta percento (60%) della durata della riunione, presso questo o qualsiasi altro club, o nella misura eventualmente stabilita da un altro criterio indicato all’articolo 9, commi i e 2 dello statuto del club.
3. Sia per la riunione annuale che per le riunioni ordinarie settimanali, il numero legale è rappresentato da un terzo dei soci.
4. Le riunioni ordinarie del Consiglio Direttivo si svolgono entro ii 15 di ogni mese.
Riunioni straordinarie sono convocate con congruo preavviso dal presidente ogni qualvolta io ritenga necessario ovvero su richiesta di due (2) consiglieri.
5. Perché le riunioni del Consiglio Direttivo siano valide deve essere presente la maggioranza dei consiglieri.
Nessuna mozione o proposta di deliberazione che impegni il Club potrà essere esaminata in una riunione o in un’assemblea se prima non sia stata esaminata dal Consiglio Direttivo. Tali mozioni o proposte, se presentate in una riunione dei Club, saranno rimesse al Consiglio senza che su di esse si apra discussione alcuna.
Ogni differimento o annullamento di una riunione ordinaria sarà comunicato a tutti i soci dei Club.
Articolo 8 - Ordine dei giorno delle riunioni
L’ordine dei giorno delle riunioni è il seguente:
- Apertura.
- Presentazione degli ospiti.
- Comunicazioni, avvisi e informazioni rotariane.
- Eventuali relazioni delle commissioni.
- Eventuali argomenti non esauriti.
- Nuovi argomenti.
- Relazione o presentazione in programma.
- Chiusura.
Articolo 9 - Tassa di ammissione e quote sociali
1. Ogni socio dei club, per potersi considerare tale, deve versare la quota di ammissione pari alla quota sociale annua, fatta eccezione dei casi di cui all’art. 11 dello Statuto dei Club.
2. Nei caso di ammissione di soci che, alla data di presentazione al club, non abbiano compiuto il 35^ anno di età è data facoltà al Consiglio Direttivo di applicare l’art. 11 dello Statuto del Club.
3. L’importo della quota sociale annua è deliberata dall’assemblea dei soci sulla base dei programma di attività proposto dal Consiglio Direttivo in sede di approvazione del bilancio di previsione.
L’assemblea sarà convocata e si terrà entro il mese di settembre dell’anno di servizio rotariano di competenza.
La quota sociale è pagabile in due rate semestrali anticipate, alle scadenze del 1° luglio e dei 1° gennaio, con l’osservanza delle disposizioni del Manuale di procedura dei Rotary International.
4. Il Consiglio Direttivo, in caso di necessità e per spese relative ad attività espressamente indicate, può proporre ad un’assemblea appositamente convocata di deliberare un contributo straordinario. Una volta deliberato dall’assemblea, detto contributo è immediatamente esigibile.
5. Oltre alla quota sociale ed all’eventuale contributo straordinario deliberato come sopra, i soci hanno l’obbligo di corrispondere le quote loro addebitate per i propri ospiti intervenuti alle riunioni conviviali o ad altre manifestazioni del Club.
6. Il socio dimissionario in qualsiasi momento dell’anno sociale non è esonerato dal pagamento della quota annua, delle altre che gli siano state addebitate per ospitalità e degli eventuali contributi straordinari, se deliberati prima delle dimissioni.
Articolo 10 - Sistema di votazione
Tutte le votazioni avvengono a viva voce o per alzata di mano, ad eccezione di quelle per i Dirigenti indicati nell’ art. 4 di questo Regolamento e per gli altri componenti del Consiglio Direttivo le quali, se non approvati per acclamazione, si svolgono a scrutinio segreto. Il Consiglio può determinare che una specifica decisione sia presa a scrutinio segreto e non a voce.
Articolo 11 - Commissioni e sottocommissioni
1. Le commissioni si occupano di sviluppare e realizzare gli obiettivi annuali e a lungo termine che riflettono le quattro vie di azione che costituiscono il fondamento teorico e pratico della vita del Club:
- Azione interna;
- Azione professionale;
- Azione di interesse pubblico;
- Azione internazionale.
Il Presidente dei Club nomina, subordinatamente all’approvazione del Consiglio Direttivo, le Commissioni e sottocommissioni che ritiene necessarie.
2. Le commissioni ordinarie sono:
- “Effettivo”. Incaricata di preparare e mettere in atto un piano omnicomprensivo per l’ammissione al club e la conservazione dell’effettivo.
- “Relazioni pubbliche del club”. Incaricata di mantenere i contatti con l’esterno e di promuovere i progetti e le attività dei club.
- “Amministrazione dei club”. Svolge attività collegate con il funzionamento dei club.
- “Progetti”. Si occupa della preparazione e messa in opera di progetti educativi, umanitari e di formazione a livello locale e internazionale.
- “Fondazione Rotary”. Sviluppa un piano d’azione a sostegno della Fondazione Rotary, sia dal punto di vista finanziario che con la partecipazione attiva dei soci ai programmi umanitari.
Oltre alle commissioni ordinarie di cui al punto 2, ii Presidente, previa approvazione del Consiglio, può istituire e nominare altre commissioni particolari. Sono considerate commissioni particolari le seguenti:
- Commissione per l’assiduità e l’affiatamento
- Commissione per le classifiche e lo sviluppo dell’effettivo
- Commissione per la nomina di nuovi soci
- Commissione per la gioventù
- Commissione per l’informazione rotariana
- Commissione per l’Azione professionale
- Commissione per l’Azione di Interesse Pubblico
- Commissione per l’Azione internazionale
IL Presidente ha facoltà di nominare, inoltre, i seguenti delegati:
- per il Rotaract Club
- per l’ Interact Club
- per l’ Inner Wheel Club
(a) Il Presidente è membro di diritto di tutte le commissioni e come tale gode di tutti i diritti derivanti da tale partecipazione.
(b) Ogni commissione svolge le mansioni previste dal regolamento e quelle supplementari eventualmente assegnatele dal Presidente o dal Consiglio Direttivo.
(c) Il presidente della commissione è responsabile del regolare andamento e delle attività della commissione, deve controllarne e coordinarne i lavori e deve comunicare al Consiglio le attività svolte.
Il presidente eletto, il presidente e l’ultimo past presidente dei club devono collaborare per assicurarne la continuità amministrativa; per questo stesso motivo, ogniqualvolta possibile i componenti di una commissione devono rimanere in carica per tre anni.
Il presidente eletto è responsabile della nomina dei presidenti e dei membri delle commissioni quando vi siano posti vacanti, e deve riunirsi con le commissioni all’inizio del suo mandato per pianificare insieme le attività dei club.
Il presidente eletto controlla e coordina i lavori delle Commissioni.
Articolo 12 - Compiti delle commissioni
1. I compiti delle commissioni sono determinati e modificati dal presidente in
carica in base ai documenti rilevanti del RI.
2. La commissione “Progetti” deve fare in modo che i progetti per l’anno sociale
si svolgano nella sfera dell’azione professionale, dell’azione d’interesse pubblico e dell’azione internazionale.
3. Ciascuna commissione deve avere un mandato specifico, obiettivi chiaramente delineati e un piano d’azione che deve essere stabilito all’inizio dell’anno. Deve essere compito principale dei presidente eletto proporre raccomandazioni per quanto riguarda le commissioni, ii loro mandato e gli obiettivi dei club nonché i progetti da sottoporre al consiglio prima dell’inizio dell’anno, come sopra indicato.
Articolo 13 - Dispense
I soci che presentino al consiglio una domanda scritta, motivata da ragioni valide e sufficienti, possono ottenere un permesso che li dispensi dall’obbligo di partecipare alle riunioni dei club per un determinato periodo di tempo.
L’esonero non dispensa il socio dai pagamento delle quote approvate.
Articolo 14 - Finanze
1. Il Tesoriere deposita tutti fondi dei Club in una banca designata dal Consiglio Direttivo.
2. Tutte le fatture devono essere pagate dal tesoriere o da altri dirigenti autorizzati solo dietro approvazione di altri due dirigenti o consiglieri.
3. Per le spese postali, per altre relative alla redazione e trasmissione dei bollettino e di altri scritti ai Soci per le piccole spese della segreteria, il Tesoriere assegnerà al Segretario un apposito fondo, con obbligo dei rendiconto. Tale fondo potrà esser reintegrato nel corso dell’ anno rotariano in base a regolari distinte delle spese incontrate.
4. L’anno finanziario del club comincia il 10 luglio e termina il 30 giugno, e per la riscossione delle quote sociali viene diviso in due (2) semestri che vanno rispettivamente dal 10 luglio al 31 dicembre e dal 10 gennaio al 30 giugno. Il pagamento delle quote pro capite e degli abbonamenti alla rivista ufficiale vanno effettuati entro ii 10 luglio e il 10 gennaio di ogni anno, in base al numero dei soci dei club alle date sopra indicate.
5. All’inizio di ogni anno finanziario il Consiglio Direttivo prepara o farà preparare un bilancio preventivo delle entrate e delle uscite per l’anno relativo. Tale preventivo, approvato dal Consiglio, rappresenterà il limite massimo di spesa per le rispettive voci, salvo diversa decisione del Consiglio.
6. E’ istituito un apposito fondo denominato “fondo indisponibile” sul quale dovrà essere versata, entro il termine dell’anno sociale di competenza, una somma pari in percentuale al cinque per cento di tutte le entrate dei Club. Sullo stesso fondo affluiscono anche le somme eventualmente non utilizzate nel corso dell’esercizio.
Il Fondo Indisponibile è depositato, a cura dei tesoriere dei Club, su di un conto bancario fruttifero di interessi, vincolato a dodici mesi; esso non sarà utilizzato nella gestione ordinaria e verrà iscritto in bilancio nelle partite di giro.
Il Fondo, costituito a partire dall’anno finanziario 1997-1998, potrà essere utilizzato soltanto dopo che siano trascorsi cinque anni, esclusivamente per interventi di pubblico interesse, su proposta del Consiglio Direttivo e approvazione da parte dell’assemblea dei soci appositamente convocata. Al sesto anno il Fondo, una volta utilizzato per l’intero o in parte, verrà ripristinato secondo le modalità dinanzi riportate.
Il Club può accettare lasciti ed elargizioni, in natura o in danaro, che siano stati devoluti per spirito di liberalità e senza che ciò possa costituire titolo, per il donante, per richiedere controprestazioni o servizi di alcun genere.
Per ogni elargizione il tesoriere del Club rilascerà una regolare ricevuta.
Eventuali lasciti ed elargizioni in danaro in favore dei fondo indisponibile andranno ad incrementare il relativo Fondo Indisponibile, aggiungendosi ad esso.
Articolo 15 - Procedure di ammissione al club
1. Il nome di un potenziale socio, proposto da un socio attivo dei club che faccia parte dell’effettivo dei club da almeno 2 anni, va comunicato per iscritto al Consiglio tramite il Segretario. Un ex socio, o un socio proveniente da un altro club può essere proposto come socio attivo dal club di provenienza. La proposta deve essere trattata con la massima riservatezza, eccetto quanto disposto in questa procedura.
2. Il Consiglio affida la domanda di ammissione alla commissione “Effettivo” affinché accerti che la proposta ed il candidato soddisfino tutti i requisiti previsti dallo Statuto e dal Regolamento.
3. Il Consiglio approva o respinge la proposta entro 30 giorni dalla sua presentazione, informando il proponente della decisione tramite il Segretario dei club.
4. Se la decisione dei consiglio è favorevole, al candidato vengono comunicati gli obiettivi del Rotary, come anche i privilegi e le responsabilità derivanti dall’ammissione, dopodiché viene invitato a firmare il modulo di iscrizione e a fornire i propri dati e la categoria proposta perché siano comunicati al club.
Contestualmente il Segretario del club informa i soci attivi del club comunicandone i dati relativi.
5. Se entro sette (7) giorni dalla pubblicazione dei suddetti dati il consiglio non riceve per iscritto obiezioni motivate dai soci attivi dei club, il candidato viene ammesso al club dietro il pagamento della quota d’ammissione prevista dal regolamento (a meno che non sia proposto come socio onorario). Qualora fossero presentate obiezioni, il consiglio deve esprimersi al riguardo alla riunione successiva. Se la candidatura fosse approvata nonostante le obiezioni, il candidato viene ammesso al club dietro il pagamento della quota d’ammissione (a meno che non sia proposto come socio onorario).
6. Dopo l’ammissione, il Presidente del club provvede alla presentazione del nuovo socio al resto del club, e alla consegna della tessera e del materiale informativo sul Rotary. Il Presidente o il Segretario deve comunicare le coordinate del nuovo socio al RI; il Presidente, inoltre, deve affiancare al nuovo arrivato un socio che lo aiuti a integrarsi nel club, e deve coinvolgerlo nelle attività e nei progetti del club.
Il club può ammettere, secondo quanto stabilito dallo statuto del Rotary Club, soci onorari che siano stati presentati dal Consiglio ed approvati durante una assemblea del club.
Articolo 16 - Premi Rotary
Il Club ha istituito e conferisce annualmente, qualora siano individuati soggetti meritevoli, quattro premi denominati:
PREMIO DI LAUREA - DOTTORATO ROTARY
PREMIO ALL’ARTE ROTARY “MEDUSA”
PREMIO ROTARY “SPIGA D’ORO”
PREMIO “DIOMEDE”
Finalità e modalità di conferimento dei suddetti Premi sono rispettivamente indicate e disciplinate da appositi regolamenti, predisposti ed approvati dal Consiglio direttivo e costituenti allegati a), b), c) e d) dei presente Regolamento, senza che di esso, ai fini dell’eventuale modificazione, siano considerati come parte integrante.
Articolo 17 - Risoluzioni
Le risoluzioni o mozioni che possano impegnare il Club potranno esser oggetto di discussione o pubblicazione soltanto dopo esame del Consiglio Direttivo; e, se presentate in una riunione dei Club, dovranno esser deferite ai Consiglio senza apertura di discussione.
Articolo 18 - Emendamenti
0gni modifica od emendamento di questo Regolamento - proposta da chicchessia
- richiede : che il testo, a cura del Segretario, pervenga ai soci per raccomandata e/o E-Mail - o con altro mezzo tecnico che ne assicuri la ricezione – almeno dieci giorni liberi prima della riunione del Club fissata per la proposta; che i soci siano presenti alla riunione in numero legale; che sia stato ottenuto il consenso dei due terzi dei soci presenti. Il Regolamento non può essere modificato da emendamenti o aggiunte che siano in contrasto con lo Statuto e il regolamento del RI.
Foggia, 29 aprile 2010