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Si è parlato di ortopedia umanitaria in Cameroun, il 20 giugno, al Rotary Club Foggia, nell’ultima conviviale che ha preceduto il cambio delle consegne tra il Presidente Domenico Gentile e il Presidente per l’anno rotariano 2017/18 Francesco Corvelli.

Ma non si è solo parlato, si è visto, ascoltato, quasi vissuto l’esperienza forte che il dott. Antonio Macchiarola, noto ortopedico degli OO.RR. di Foggia e marito della socia Daniela Scarpiello, ha fatto e ripetuto in Africa dedicando il suo periodo di ferie curando, operando e ridonando in pratica una vita a bambini ed adulti con i quali,in realtà, essa non è stata generosa a causa di malformazioni congenite, spesso causate da malnutrizione e stili di vita poco sani o di incidenti le cui conseguenze non possono essere curate per mancanza di denaro, mezzi e risorse umane.

Il dott. Macchiarola in modo molto disinvolto ma appassionato ci ha raccontato della sua prima volta in Africa presso l’ospedale allestito in modo quasi artigianale dal Prof. Faldini, un illustre ortopedico in pensione di ormai 84 anni che ha dedicato gli ultimi quindici anni della sua vita alla sua Orthopaedics Onlus, un’associazione che si occupa non solo di chirurgia ortopedica ma anche del reperimento di mezzi, materiali e risorse umane per portare avanti questa meritoria attività.

Arrivano per farsi curare dagli “italiani” famiglie intere che si accampano per mesi davanti all’ospedale e l’equipe del Prof. Faldini, tutta di volontari, opera dodici ore al giorno, arrivando a 50 interventi per sanare situazioni drammatiche che riguardano arti superiori, inferiori, anche, colonna. Il tutto con mezzi di fortuna, adeguandosi a quello che c’è, che si riesce a portare dall’Italia e improvvisando e riciclando il più possibile.

La tenacia del Professor Faldini ha permesso l’allestimento di una sala raggi, di una sala operatoria ma , per il resto, si va avanti con mezzi di fortuna, adeguandosi a quello che c’è, che si riesce a portare dall’Italia e improvvisando e riciclando il più possibile.

Scorrono le immagini e insieme a loro scorrono lacrime sul viso dei presenti, la gioia dei piccoli pazienti che finalmente possono camminare sulle loro gambe, rispetto ai monconi rattrappiti sui quali arrancavano prima dell’intervento fa scattare un applauso.

Una serata che ha messo tutti di fronte al senso del donarsi, del serve above self … senza aggiungere altro!

Antonella Quarato

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