copertina articolo Pensato

 

E’ una passeggiata gastronomica tra i colori e gli odori del nostro mercato Rosati quello che Guido Pensato, illustre foggiano, già Direttore della Biblioteca Provinciale, studioso, artista e fine appassionato di sapori ci ha fatto fare la sera del 26 marzo accompagnando i piatti accuratamente scelti con Alberto Cicolella per la conviviale del club.

La serata si apre con gli Inni e il saluto del Presidente che coglie l’occasione per rinnovare il suo accorato appello per la tutela della Biblioteca Provinciale proiettando un video realizzato dagli operatori della Biblioteca e dal suo Direttore, dott. Franco Mercurio, nostro socio, che qui alleghiamo.

https://www.youtube.com/watch?v=56M2bSXl_VQ&feature=youtu.be

 

Questa serata segna anche l’ingresso di un nuovo socio nel Club. E’ l’avv. Marco Scillitani presentato da Camillo Maruotti.

E’ seguito un momento per ringraziare il dott. Cicolella e sua moglie Marta e tutto il personale dell’Hotel Cicolella per l’attenzione e l’accuratezza con cui segue il Club da anni, consegnandogli un attestato e il gagliardetto del nostro club. Graditissimo ospite questa sera anche il Col. Basilicata, Comandante dei Carabinieri.

Con il suo affascinante eloquio il relatore ci ha iniziato ad illustrare il legame della cucina di Capitanata con le sue articolazioni nelle tre sub-aree del Tavoliere delle Puglie, del Gargano e dei Monti Dauni e ne ha tracciato il forte carattere agro pastorale.

Si è parlato del legame storico, economico e culturale con la cucina della Napoli capitale e della contiguità e scambio tra cucina popolare e cucina borghese.

E’ poi iniziata la cena, accompagnata dalle diapositive che illustravano le delizie del nostro mercato più famoso e che vanta l’esposizione di erbe spontanee più completa del Paese e dal commento ai piatti di Guido Pensato.

Crostino con crema di marasciuoli ed acciuga, pinoli e pecorino

Crema di marasciuoli con olio di peranzana

Cavatelli di grano arso con pomodoro - finocchietti selvatici e cacio ricotta

Tortino di agnello disossato con cardoncelli

Salsiccia e friarelli in padella

Cicoria lessata

Zeppole

Durante la degustazione dei cibi, è stato evidenziato il ruolo forte delle materie prime e dei prodotti di derivazione agro-pastorale: dei pani e delle paste, delle verdure spontanee e coltivate dei latticini e dei formaggi e della loro combinazione.

Ci piace chiudere con la riflessione finale del nostro fine relatore e cioè che “il buono della tradizione va sottoposto al vaglio dell'innovazione, del buon gusto e delle buone pratiche dell'oggi. E’ necessario scongiurare retorica e cattive pratiche del passato e garantire il giusto ruolo della creatività, a fronte della ripetitività senza giudizio e senza sapere.

La tradizione è un'innovazione ben riuscita, quindi, la buona cucina nasce dalla vera - non

presunta e approssimativa - conoscenza della tradizione e dalla capacità di utilizzarla correttamente oggi, al di là di ogni enfasi e di ogni pigrizia”.

Antonella Quarato

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