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Da San Severo alle Ande è il titolo della relazione di accompagnamento ad un interessantissimo reportage fotografico che la nostra socia Raffaella Di Biase ha utilizzato per descriverci l’appassionante viaggio fatto insieme a quattro amiche on the road sulle Ande argentine.

Dopo l’incontro del 5 febbraio durante il quale ci sono state narrate le vicende dell’italiano (il foggiano) più veloce del mondo, si affronta nuovamente il tema degli Italiani all’estero.

Ce ne offre lo spunto il viaggio che l’amica Raffaella ha fatto a novembre. Pensare all’Argentina senza riflettere sul fatto che più di 20 milioni di argentini sono di origine italiana è veramente impossibile ed è per questo che gli ospiti della conviviale, tra cui il Governatore Emerito Alfredo Curtotti, nostro graditissimo ospite, sono stati accolti dalle note di “ Italiani d’Argentina”, celeberrima canzone di Ivano Fossati.

La serata è iniziata con il riconoscimento al socio Paolino Di Carlo dello speciale distintivo che il Rotary International rilascia ai soci presentatori di altri soci. Dopo le comunicazioni e un’accurata introduzione del Presidente siamo entrati nel vivo del reportage.

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Raffaella, con grande maestria ci ha preso per mano, accompagnandoci, immagine dopo immagine, in un video preparato dall’amico rotariano di San Severo, Dante Lemme, tra le strade di Buenos Aires e poi nel giro per le Ande, raccontandoci episodi, aneddoti e curiosità oltre che avvenimenti storici e culturali del luogo dei quali è, ormai, divenuta un’esperta.

Dal “Caminito” di Buenos Aires, strada storica che vide la nascita del Tango, alle cascate mozzafiato di Iguazu e poi la triste storia dei “ Bambini della montagna”, tre mummie originali di bambini sacrificati dagli Incas nel 1500 sul vulcano Llullaillaco e ora esposti in una teca a -20° nel Museo di Salta; le immagini delle Grandes Salinas e le piramidi sacrificali di pietra di ringraziamento e buon auspicio che si trovano lungo la strada. E ancora gli Angeles Arcabuceros, quadri e dipinti raffiguranti gli Arcangeli e presenti in tutte e chiesette dei paesini andini e negli alberghi del luogo.

E poi i lama, i cactus, il cibo, i sorrisi della popolazione locale e tanto altro ancora per poi tornare a Buenos Aires con le immagini dell’Ateneo, la più grande libreria del mondo e del Cafè Tortoni, uno dei caffè più antichi del mondo ove troneggia il busto a memoria di Borges.

E non dimentichiamo qua e là le ruote rotariane fotografate nei vari angoli di Argentina!

A questo proposito il nostro amico Camillo Maruotti ha condiviso con i presenti una “ chicca”, dei poster originali del Rotary International Buenos Aires che risalgono al 1954 e portati in Italia nella metà degli anni ’60.

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La relazione competente e nello stesso tempo appassionata di Raffaella ci ha permesso di vivere il suo viaggio non solo con i suoi occhi ma anche con il suo cuore accendendo in ognuno di noi quel po’ di desiderio di un viaggio in Argentina!

 

Antonella Quarato

 

 

 

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