Giangrossi 5 inizio conferenza

Nonostante il titolo così impegnativo della sua relazione, il dott. Luigi Giangrossi , la sera del 4 dicembre a Corte Corona, ci ha fatto trascorrere una interessante serata ponendo in luce in modo particolare l’interconnessione e la pluridisciplinarità tra le varie branche del sapere illustrandoci in modo chiaro ed esaustivo la sua esperienza di studio.

Il nostro relatore, sia pur molto giovane, ha all’attivo un ricco curriculum, laureato in Biotecnologie della Riproduzione e specializzando in anatomia patologica, collabora come borsista all’Istituto zoo profilattico sperimentale e , tra le tante esperienze di studio e professionali, ha voluto condividere con noi un suo studio effettuato con il Prof. Antonio Fasanella dell’Istituto zoo profilattico di Foggia e in collaborazione con altri colleghi, tramite il quale si è potuti risalire alla certezza storica di una epidemia di peste negli anni 1656-58 ed al suo percorso e diffusione nel Regno di Napoli.

 

Dopo una rapida ma esaustiva descrizione dei vari tipi di peste, con l’aiuto delle diapositive che hanno reso molto chiaro il suo discorso, il dott. Giangrossi ci ha raccontato di come, in seguito al ritrovamento durante certi scavi archeologici in una Chiesa di Barletta di un consistente numero di scheletri e di come una serie di esami e soprattutto l’analisi del DNA sui denti di quelli meglio conservati, attraverso una serie di procedimenti attenti e scientificamente validati, abbia fornito le risposte che si attendevano e cioè che la morte di tali persone di varia età e sesso era stata causata dalla peste in un periodo di tempo molto circoscritto. Alla ricerca sono venuti in aiuto anche i dati storici che , incrociati, ai dati forniti dalla ricerca, hanno potuto ben inquadrare nel tempo e nello spazio l’epidemia di peste che ha colpito il Regno di Napoli e che, probabilmente, è quella di cui ci ha parlato il Manzoni e che tutti noi ricordiamo soprattutto nella toccante descrizione della “ mamma di Cecilia”!

Sicuramente un riassunto semplificato di una relazione articolata e suffragata da una serie di dati che però ha messo in luce non solo l’efficienza e l’impegno del gruppo di lavoro ma l’efficacia dei risultati di un lavoro sinergico e concatenato tra le varie discipline del sapere! Archeologia, biologia molecolare, storia e ci aggiungiamo anche un pizzico di letteratura…ognuna ha compiuto il suo dovere fermandosi a dare spazio all’altra nel rispetto delle specifiche competenze!

Un evento rotariano particolare si è verificato nella serata, la consegna di un distintivo particolare del Rotary International al socio Stani Marinari per avere nel corso dell’anno rotariano presentato un nuovo socio!

La serata si è conclusa in allegria con un buffet e la consueta gradevole conversazione tra amici rotariani!

Antonella Quarato

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